Ora riposa in un letto dell’ospedale di Ivrea. Con accanto i suoi familiari. Gli stessi che nella notte tra mercoledì e giovedì ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della Compagnia di Ivrea.
Giuseppe Treccarichi, classe 1931, residente a Samone nel pomeriggio di mercoledì aveva inforcato la sua vecchia bicicletta, una mountain bike di color lilla con un cestello ancorato davanti al manubrio ed aveva salutato tutti: «Vado a fare un giro. Magari provo a cercare qualche fungo».
E poi non ha più dato notizie di sè. Sparito. A casa lo hanno atteso sino a sera inoltrata.
«È abitudinario. Non ha mai fatto tardi e le rare volte che veniva trattenuto per qualsiasi ragione trovava sempre il modo di avvisare» – hanno raccontato parenti ed amici ai militari dell’Arma.
Le ricerche sono scattate immediatamente. Vi hanno preso parte, oltre ai carabinieri, i vigili del fuoco di Ivrea e di Rivarolo, uomini della Protezione civile, i vigili urbani di Samone, volontari della Croce rossa.
«Giuseppe Treccarichi è in buona salute ma qualche volta soffre di piccoli vuoti di memoria, un problema dovuto all’età. Ma non è depresso e neppure ha mai manifestato la volontà di allontanarsi volontariamente da casa» – hanno precisato dei conoscenti al piccolo esercito che per tutta la notte ha battuto palmo a palmo tutti i boschi della zona. L’anziano è stato localizzato nell’intricata boscaglia di regione Ribes di Colleretto Giacosa intorno alle 10.15 di giovedì mattina. Determinante è stato il ritrovamento della bicicletta in una impervia zona a Colleretto da parte dei volontari. A quel punto le squadre hanno ristretto il cerchio delle ricerche e hanno trovato il pensionato steso a terra vicino al torrente.
Era andato a funghi ma è stato probabilmente colto da un malore e cadendo è finito con le gambe in acqua. Ma ha resistito al freddo della notte, mostrando una tempra inaspettata. Il pensiero è subito corso a, Nicolao Binando, 88 anni, il pensionato di San Giorgio scomparso per otto notti e nove giorni, ritrovato vivo in località Pietra Grossa nella frazione Bessolo di Scarmagno, e morto la sera stessa all’ospedale di Ivrea, dove era stato ricoverato
in gravi condizioni. L’anziano pensionato si era allontanato in ciabatte e con un vistoso cerotto sulla fronte, dalla casa di riposo Villa Giada, distante poco più di un chilometro dal luogo del ritrovamento, nel pomeriggio di martedì 11 luglio. Ma a Samone il finale è stato lieto.