«Non merito tutto questo, grazie a tutti». Queste le parole di della crocerossina Renata Urbani, 87 anni, di Albiano d’Ivrea, quando domenica pomeriggio ha scoperto la festa a sorpresa preparata per lei all’esterno del centro di vaccinazione di San Giovanni. Urbani ha alle spalle decenni di impegno civile e sociale dentro e fuori la Croce Rossa. La sindaca di Albiano, Rosanna Tezzon, ha consegnato alla sua compaesana un riconoscimento da parte del Comune, mentre il sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli, le ha consegnato una targa per l’impegno profuso, sin dal febbraio scorso, nel centro vaccinale.
Urbani è stata festaggiata non solo dalla CRI, presente con il presidente Andrea Maccioni e con l’ispettrice delle Sisters Sara Bertoni, ma anche da amici e compaesani. La gratificazione maggiore è stata la lettera autografa con il quale il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ringrazia la “Carissima sorella per gli anni di amore e passione dedicati alla Croce Rossa e per il costante impegno nel centro vaccinale Covid del quartiere San Giovanni di Ivrea”.
Il riconoscimento del Generale Figluolo è stato sollecitato dal compaesano Generale di Cavalleria Giovanni Pieri. Renata Urbani aveva già ricevuto una importante benemerenza ufficiale dal Ministero dell’Interno per il servizio di assistenza prestato a Roma l’8 aprile 2005, in occasione dei funeralidi Papa Giovanni Paolo II. La lunga attività di volontaritao di Renata Urbani si è svolta per oltre 25 anni nella CRI, con missioni fuori ssede a Foligno, Belluno e Roma, ma anche in altre associazioni e gruppi di solidarietà, trai i quali la Caritas.