«Dopo un mese di emergenza legata al Coronavirus abbiamo deciso di tracciare un bilancio delle attività fin qui svolte dal nostro Comitato. È doveroso nei confronti dei donatori che fin qui ci hanno sostenuti ed è doveroso anche nei confronti dei nostri volontari che instancabilmente e quotidianamente sono a servizio del prossimo, in prima linea per aiutare chi, in questa fase tragica della nostra storia, si trova impossibilitato a svolgere le normali attività della vita quotidiana». La Croce Rossa di Ivrea fa il punto della situazione dopo un mese di emergenza. I numeri sono da capogiro e confermano quanto una realtà come quella della Croce Rossa sia fondamentale sul territorio. In Canavese come altrove.
«Oltre 100 persone hanno aderito alla campagna di sottoscrizione e formazione di volontari temporanei di Croce Rossa, 50 hanno già superato il percorso formativo e 30 ci stanno supportando quotidianamente nelle nostre attività, sia ordinarie, sia straordinarie. I numeri raccolti si fermano al 10 aprile 2020 e fanno emergere un dato di quantità, segno che ci state dando la possibilità di lavorare al meglio. Più di 4000 ore di volontariato con medie negli ultimi giorni di 50 Volontari in turno giornalmente. Ci avete donato più di 50.000 euro: GRAZIE!, e ne abbiamo già spesi più di 42.000 per acquistare 31000 DPI (principalmente mascherine FFP2 e chirurgiche, occhiali, tute e visor) ma anche altre attrezzature quali termometri laser, saturimetri, maschere e tubi CPAP (300 unità), destinate sia ad uso interno al Comitato di Ivrea,sia destinate alla donazione agli ospedali della ASL TO4 e altre ASL, alle RSA, ai medici di base e pediatri, alle consorelle CRI, ai comuni che ne hanno fatta richiesta. Alle nostre attività del momento si deve aggiungere l’assistenza ad alcune aziende del territorio, per la rilevazione della temperatura del loro personale dipendente. Per garantire una gestione salubre dei nostri ambienti di lavoro e dei nostri mezzi, li abbiamo sin qua sanificati più di 150 volte».
«Abbiamo dovuto riorganizzare la nostra sede e le nostre attività allestendo un apposito locale per la gestione della vestizione/svestizione del personale coinvolto nel trasporto di pazienti COVID+. Abbiamo incrementato il nostro parco mezzi con tre vetture e un furgone, tutti in comodato d’uso dalla rete FCA e Toyota e da imprenditori locali a cui siamo molto grati. Dall’inizio dell’emergenza, il nostro Comitato è stato attivo a supporto della rete CRI nazionale svolgendo 27 servizi presso l’aeroporto di Caselle e il numero verde regionale, percorrendo così, per detti servizi, più di 3700 km. Siamo stati anche nella provincia di Bergamo, per una settimana, ad aiutare i colleghi con una ambulanza e due equipaggi in servizio h24, svolgendo un totale di 38 interventi, percorrendo in tutto 886 km. Abbiamo svolto quasi 300 servizi di trasporto sanitario con più di 15.000 km percorsi e stiamo trasportando pazienti COVID+ assistendoli per il loro rientro a casa a seguito di dimissioni ospedaliere. Stiamo incrementando i nostri servizi a domicilio (spesa, pasti, farmaci) per chi non si può muovere, per chi è in quarantena, per chi non può permettersi di pagare la spesa, lavorando in sinergia con altre associazioni».
«Ad oggi abbiamo svolto 300 servizi con 3200 km percorsi, raccolto, insieme ad altre associazioni (12) del territorio 12 tonnellate di cibo e prodotti di prima necessità in una sola settimana grazie alla collaborazione dei supermercati, abbiamo inoltre ritirato 9 tonnellate di fornitura straordinaria dal Banco Alimentare e abbiamo percorso più di 1000 km per la distribuzione dei DPI ai comitati CRI del canavese con cui continua la stretta collaborazione durante questo periodo di emergenza. Ci avete dato fiducia, e questo ci fa sentiamo orgogliosi e onorati di potervi aiutare».