E’ da rifare la gara d’appalto per il servizio di trasporto sanitario di emergenza per le postazioni di soccorso dell’ospedale civile di Ivrea e dei Comuni del Canavese, assegnata per il 2020 alla Croce Blu Italia, lo scorso dicembre, dall’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Il Tar Piemonte, infatti, ha accolto il ricorso della Croce Rossa Italiana. Due i motivi che hanno convinto i giudici ad accogliere il ricorso e ad annullare la precedente decisione assunta dalla Città della Salute.
Secondo il Tar, infatti, la procedura utilizzata per assegnare il servizio non è stata trasparente e non ha garantito alcuni principi base. «La fase dell’apertura delle buste contenti l’offerta tecnica non può avvenire in seduta riservata – scrivono i giudici – in quanto ciò discende direttamente dall’applicazione dei principi di pubblicità, di imparzialità e di trasparenza, di cui all’articolo 97 della Costituzione. E’ infatti solo nel momento dell’accertamento dell’assenza di manomissioni o di alterazione dei plichi contenti le offerte che i concorrenti vedono realizzata la massima trasparenza dell’azione amministrativa».
Non solo: anche la commissione che ha valutato le offerte non è risultata regolare. «La nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte – spiegano i giudici nella sentenza – anch’essa diretta espressione dei principi di imparzialità e di trasparenza dell’azione amministrativa. Risulta palesemente violata la ratio sottesa ai predetti principi generali, che è quella di evitare che i concorrenti conoscano prima della presentazione delle proprie offerte i nominativi dei componenti della commissione di valutazione, onde evitare che tale notizia possa orientare la presentazione delle offerte ed incidere sulla loro effettività».
«Tali vizi si riverberano sulle aggiudicazioni dell’affidamento delle postazioni di soccorso le quali devono essere annullate per invalidità derivata», concludono i giudici. La Città della Salute, per il 2020, dovrà quindi ripetere la gara d’appalto. Fino ad allora il servizio con le ambulanze resterà in capo alla Croce Blu. «Il collegio ritiene che, nonostante l’annullamento dell’aggiudicazione del servizio debbano essere mantenuti gli effetti della convenzione stipulata tra la Croce Blu Italia e l’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino per lo svolgimento del servizio del trasporto sanitario di emergenza 118 nei Comuni del Canavese, sino all’espletamento della nuova gara. La peculiarità del servizio, già avviato per esigenze precauzionali a far data dall’1 gennaio 2020, non può infatti tollerare interruzioni di sorta, siccome volto a garantire il diritto fondamentale alla salute delle collettività interessate».